giovedì 7 novembre 2013

SMALTIMENTO CONCORDIA. IN LIZZA GENOVA E PIOMBINO

La Costa Concordia sarà smaltita in Italia. A Piombino, se il porto sarà pronto. In lizza spunta anche Genova. «La nave Concordia sarà smaltita in Italia, il porto attualmente prescelto è quello di Piombino, ma ci sono anche altre città italiane candidate se quella toscana non dove essere attrezzata al momento giusto», ha detto il ministro dell'ambiente Andrea Orlando a "Si può fare" su Radio24. «La Concordia - ha spiegato il ministro - sarà trasferita nel porto attrezzato più vicino nel momento in cui la nave potrà essere rimossa (attualmente è in corso l'operazione di aggancio da parte di una società olandese per effettuare il trasferimento, ndr). Se Piombino sarà pronta al momento in cui la Concordia potrà essere spostata andrà lì, altrimenti si cercherà un altro porto vicino, si sono già proposti diversi porti italiani. Al momento però stiamo lavorando su Piombino», ha concluso il ministro Orlando.
Lo smaltimento potrebbe essere un'affare per la Turchia
Il ministro risponde così alle voci che continuano a inseguirsi sulla probabilità che la Costa Concordia venga smantellata all'estero, in un porto della Turchia, trasportata lì dalla Vanguard, la nave sommergibile di 275 metri di lunghezza capace di caricare fino a 120 mila tonnellate. E Palermo, anch'essa in lizza per lo smaltimento della nave affondata al Giglio, sarebbe solo una tappa del lungo viaggio. Un rapporto di Fincantieri testimonierebbe che nessun porto italiano è attrezzato per lo smaltimento dell'enorme relitto. Si offrono per lo smaltimento altri porti italiani. Per esempio il sindaco di Civitavecchia Pietro Tidei ha lanciato l'idea di un tandem Civitavecchia-Piombino. Anche Napoli si è fatta avanti. D'altra parte si tratta di un business milionario.
In lizza per lo smaltimento anche Genova
Se il porto di Piombino nella prossima primavera non fosse pronto ad accogliere il relitto di Costa Concordia, per evitare di farlo smaltire in Turchia, a Smirne, c'è un progetto per compiere l'operazione nel porto di Genova. Grazie alla mediazione del governatore Claudio Burlando, Costa avrebbe rimosso il no a trasferire la carcassa più grande al mondo nel 'suo' porto, principale terminal turistico della società. Quel relitto, accanto alle gemelle della Concordia non piaceva, ma dopo un incontro tra Burlando e Michael Thamm, amministratore delegato di Costa Crociere, l'ostacolo sarebbe stato rimosso. Prima di questo incontro l'Autorità portuale guidata da Luigi Merlo aveva già dato la disponibilità ad accogliere il relitto, specificando che a Genova c'erano spazi e competenze per smaltire il relitto.L'area è quella definita dell'ex superbacino con un pontile da 380 metri, dove lo specchio acqueo è di 230 metri e il fondale di 17 metri, con un dragaggio si potrebbe arrivare ai 20 metri che pare sia necessari per lo smaltimento, un'operazione da 350 milioni di euro. Su tutto pesano i tempi di adeguamento del porto di Piombino e la decisione della Regione Toscana a cui spetta l'ultima parola essendo la Concordia un rifiuto speciale.

lunedì 15 aprile 2013

lunedì 1 aprile 2013

LA NUOVA FIGURA DELL'ISPETTORE AMBIENTALE

TreviFormazione
SEMINARIO NAPOLI
La nuova figura dell’Ispettore Ambientale
La repressione degli illeciti ambientali sanzionati dal Codice dell’Ambiente, dai Regolamenti Comunali e dalle Ordinanze Sindacali
22 APRILE 2013 dalle ore 09,00-13,00 alle ore 14,00-16,00

VIDEOSEMINARIO NELLE SEDI: *ANCONA *CAGLIARI *FERRARA *MILANO
*OLBIA (OT) *PISA *PORTO TORRES (SS) *ROMA *TARVISIO (UD) *TORINO *TRIESTE

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Si puo' effettuare una prova gratuita prima di definire l'iscrizione



Molti Comuni, e tanti altri ancora si stanno apprestando a farlo, hanno istituito una nuova figura professionale, l’ispettore ambientale, cui attribuire le funzioni di accertamento delle violazioni alle disposizioni del Codice dell’Ambiente, ai Regolamenti e alle Ordinanze sindacali, in materia di abbandono e di deposito incontrollato di rifiuti.
I soggetti investiti di tali poteri sono individuati nel personale delle Amministrazioni Comunali, degli Ambiti Territoriali Ottimali (ATO), in quello della Protezione Civile e delle associazioni di volontariato, e ancora, tra i dipendenti delle aziende di gestione del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani.
L’obiettivo del corso è formare agenti con una elevata competenza, sia giuridica che tecnico-operativa, che possano contribuire ad una puntuale attuazione dei sistemi di raccolta differenziata, nonché a mantenere la città più pulita.
Al termine del corso, sarà rilasciato un attestato, che unitamente al decreto di nomina del Sindaco, consentirà loro di esercitare le funzioni accertamento.
A tal fine, il ricco materiale didattico conterrà, tra l’altro, modelli di regolamento comunale istitutivi della figura de qua e di decreti sindacali di conferimento delle funzioni.
PROGRAMMA
Nozione di illecito amministrativo; Affinità e differenze rispetto al reato.
L’illecito amministrativo ambientale tra il Codice dell’Ambiente e la Legge n. 689/1981.
Le condotte illecite sanzionate: l’abbandono dei rifiuti e il deposito incontrollato; Il conferimento dei rifiuti fuori dall’orario e/o dai giorni stabiliti; Il conferimento indifferenziato dei rifiuti.
Analisi delle disposizioni sanzionatorie del Codice dell’Ambiente.
Modelli di Regolamenti Comunali e di Ordinanze Sindacali che stabiliscono obblighi, divieti e sanzioni.
L’organo competente alla esecuzione della contestazione dell’illecito amministrativo ambientale; l’ausiliare dell’ambiente; le guardie volontarie delle associazioni di protezione ambientale (WWF, LIPU, ENPA …).
L’accesso alla proprietà privata per l’accertamento degli illeciti amministrativi
L’ispezione del sacchetto di rifiuti. L’orientamento del Garante della privacy
Identificazione dell’autore della violazione amministrativa ambientale nella stesura dell’atto di contestazione.
Il concorso di persone nell’illecito amministrativo ambientale.
Il processo verbale di contestazione come atto pubblico ai sensi dell’art. 2699 c.c.
Il pagamento in misura ridotta: possibilità ed esclusione; La responsabilità solidale: rilevanza teorica e pratica.
L’Autorità amministrativa competente alla irrogazione delle sanzioni amministrative. I proventi e la destinazione delle sanzioni amministrative.
Guida pratica alla redazione degli atti di contestazione delle violazioni ambientali.
La redazione del verbale amministrativo.
Prontuario e modulistica.
Quesiti.
Test autovalutativo.
Docente:
Avv. Gaetano Alborino : Dirigente di Polizia Municipale e del Settore Ambiente ed Ecologia. Cultore della materia Economia Aziendale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università Parthenope di Napoli

MODALITA' D’ISCRIZIONE :
QUOTA DI PARTECIPAZIONE:  385,00 € Comprensiva di materiale didattico
Collegamento dal proprio pc: 385,00 € - quota individuale
Per Enti locali esenti iva ai sensi dell'Art.10 DPR n. 633/72 così come dispone l'art.14, comma 10 legge 537 del 24/12/93 – aggiungere all’importo totale € 1,81 (Marca da Bollo)
INFORMAZIONI LOGISTICHE E PRENOTAZIONI: Segreteria Tel 081.5629323 - fax 081.0608250 cell 348.8048974 
e-mail: trevi@treviformazione.it
per iscrizioni: scarica la scheda dal sito web   www.treviformazione.it

Indirizzi Sedi
Ancona C/o Amm.ne Comunale di Ancona - Via Frediani, 12
Cagliari C/o THOTEL  
Ferrara Via Boccacanale di Santo Stefano, 24
Milano C/o Via Conservatorio, 22
Napoli V.le della Costituzione Centro Direzionale di Napoli – IS.C2 Scala A
Olbia C/o Aeroporto Olbia - Costa Smeralda – Meeting e Business Center- 1°piano"
Pisa Via Giuntini 13, 56023 Navacchio – CASCINA (PI)
Porto Torres C/o Amm.ne Comunale di Porto Torres – P.zza Walter Frau, 2
Roma C/o Time for business - Via Lima, 7
Tarvisio C/o Centro Culturale di Tarvisio – Via Giovanni Paolo II, 1
Torino C/o Toolbox - Via Agostino da Montefeltro, 2

sabato 23 marzo 2013

LA NUOVA DISCIPLINA DEI RIFIUTI ALLA LUCE DELLE MODIFICHE DEL TESTO UNICO AMBIENTE


 
TreviFormazione
Seminario Napoli
LA NUOVA DISCIPLINA DEI RIFIUTI ALLA LUCE DELLE ULTIME MODIFICHE DEL TESTO UNICO AMBIENTALE
Gestione, illeciti e procedure di controllo
04-05 aprile 2013 dalle ore 09,00/13,00 alle ore 14,00/16,00
VIDEOSEMINARIO NELLE SEDI: *ANCONA *CAGLIARI *FERRARA *MILANO
*OLBIA (OT) *PISA *PORTO TORRES (SS) *ROMA *TARVISIO (UD) *TORINO *TRIESTE

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Presentazione:
Il Master presenta tutte le recenti modifiche normative che sono state apportate alla parte quarta del Testo Unico Ambientale, concernente la complessa gestione dei rifiuti: da quelle introdotte dal cd. Decreto Salva Italia fino a quelle ultime del Decreto – cd. Crescita – n. 83/2012.
La nuova disciplina dei rifiuti sarà trattata alla luce dei più recenti orientamenti della Giurisprudenza.
PROGRAMMA
Gli illeciti ambientali: amministrativi e penali.
L’illecito amministrativo ambientale.
L’organo competente alla esecuzione della contestazione dell’illecito amministrativo ambientale; le guardie volontarie delle associazioni di protezione ambientale; Le guardie volontarie giurate; Gli Ispettori Ambientali.
Il procedimento sanzionatorio amministrativo ambientale:
La verbalizzazione dell’ accertamento degli illeciti: rassegna di casi concreti; la contestazione delle violazioni tra il decreto 152/2006 e la legge 689/1981.
Il concorso formale delle violazioni amministrative ambientali.
Il pagamento in misura ridotta: possibilità ed esclusione; La responsabilità solidale: rilevanza teorica e pratica.
L’autorità competente alla irrogazione delle sanzioni amministrative; la comunicazione dell’avvio del procedimento; Il termine per la conclusione del procedimento amministrativo sanzionatorio; L’ordinanza ingiunzione; I mezzi d’impugnazione degli illeciti ambientali; Il giudice dell’opposizione; L’appellabilità delle sentenze che decidono l’opposizione avverso le ordinanze-ingiunzione; I proventi e la destinazione delle sanzioni amministrative.
La violazione della norma regolamentare comunale.
Il sistema sanzionatorio: sanzioni principali ed accessorie.
L’illecito penale ambientale:
Le competenze della Polizia Giudiziaria in relazione ai reati ambientali.
La nuova disciplina dei rifiuti: i principi generali, l’ambito di applicazione della disciplina, le finalità, il recupero e lo smaltimento.
La nozione e la classificazione dei rifiuti.
Rifiuti liquidi ed acque di scarico.
I rapporti tra la normativa sulla tutela delle acque e quella in tema di rifiuti.
Il deposito temporaneo di rifiuti.
L’abbandono e il deposito incontrollato dei rifiuti
L’ordinanza sindacale per la rimozione dei rifiuti nell’evoluzione giurisprudenziale: i presupposti normativi e l’individuazione dell’organo competente alla sua emissione
L’accertamento della responsabilità del proprietario del fondo inquinato.
L’inquinamento causato da terzi e la posizione del proprietario incolpevole.
Il criterio di imputazione della responsabilità per gli obblighi di ripristino e/o di bonifica alla luce del nuovo Codice dell’Ambiente: dalla mera responsabilità oggettiva alla responsabilità per colpa.
La realizzazione e la gestione della discarica abusiva – Le sanzioni e la confisca dell’area.
La nuova disciplina della bonifica dei siti contaminati alla luce del decreto cd. Salva Italia.
Il trasporto dei rifiuti: l’attività più importante della gestione dei rifiuti – Formulari di identificazione dei rifiuti; Sanzioni
La nuova tracciabilità dei rifiuti alla luce del Decreto – cd. Crescita – n. 83/2012
La scheda di trasporto approvata con Decreto interministeriale 30 giugno 2009 - Le circolari interministeriali 17 luglio 2009 e 7 agosto 2009. La necessità della sua compilazione nell’ambito del trasporto dei rifiuti
L’iscrizione all’albo dei gestori ambientali in forma semplificata ed ordinaria
Le ordinanze contingibili ed urgenti del Sindaco ex art. 54 del TUEL
Particolari categorie di rifiuti: i rifiuti da demolizione; i rifiuti agricoli; i veicoli fuori uso.
RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche): adempimenti operativi per la raccolta ed il trattamento - Le competenze del Comune. Ipotesi sanzionatorie
La responsabilità penale del Sindaco e del Dirigente del Settore Ambiente per la non corretta gestione dei rifiuti
Il nuovo sistema sanzionatorio.
Ampio spazio ai quesiti.
Panoramica di quesiti già risolti.

Docente:
Avv. Gaetano Alborino Dirigente di Polizia Municipale e del Settore Ambiente ed Ecologia. Cultore della materia Economia Aziendale presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università Parthenope di Napoli.
MODALITA' D’ISCRIZIONE
QUOTA DI PARTECIPAZIONE: 490,00 € Comprensiva di materiale didattico
Collegamento dal proprio pc: 390,00 € - quota individuale
Per Enti locali esenti iva ai sensi dell'Art.10 DPR n. 633/72 così come dispone l'art.14, comma 10 legge 537 del 24/12/93 – aggiungere all’importo totale € 1,81 (Marca da Bollo)
INFORMAZIONI LOGISTICHE E PRENOTAZIONI: Segreteria Tel 081.5629323 - fax 081.0608250
cell 348.8048974 –e-mail: trevi@treviformazione.it     web: www.treviformazione.it
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OGGI MANIFESTAZIONE IN VAL SUSA CONTRO LA TAV

 

LA VALLE C'E' 


LA RISPOSTA DEI CITTADINI ALLA MALA POLITICA E’ COMINCIATA IN VALSUSA

Con questa mail, inviata ad alcune decine di migliaia di amici, riprendiamo a pieno ritmo le attività di Ambiente Valsusa, il sito internet storico (nato nel 2001) sulla vicenda TAV Torino Lyon.
Grazie al lavoro ed al contributo di alcuni cittadini che da anni si impegnano a studiare progetti, verificare dati e raccogliere materiale sulla questione,  a giorni saremo in grado di proporre ai nostri amici lettori un sito più moderno e con una nuova veste grafica, contente  anche le notizie degli anni trascorsi.
In realtà l’obiettivo che abbiamo è anche quello di fornire dati non  truccati ai pochi residuali SI TAV che si ostinano a credere alle favole di Virano & Co. Infatti è fuori dubbio che molte persone abbiano cambiato idea semplicemente informandosi.
All’inizio della vicenda Torino-Lyon, il nostro è stato l’unico sito dedicato interamente al TAV; per fortuna oggi non siamo più soli, ci sono tanti siti no Tav  ed ognuno può specializzarsi utilizzando tutti gli strumenti a disposizione: twitter, facebook, i video, riprese in diretta. Noi cercheremo di essere sempre all’altezza, il lavoro è tanto, non ci sono doppi fini, soltanto evitare gli sprechi, cosa non di poco conto  in questo difficile momento economico.
Ci occuperemo in particolare dello studio dei progetti ovvero la parte tecnica e di costi, cioè la componente economica ; cercheremo di aprire al contributo di tutti e saremo grati perciò a chiunque vorrà aiutarci con  analisi o scritti appropriati.
Alla maggioranza dei lettori non deve però sfuggire che sono anni che si sprecano risorse. Lo stesso Virano ammette  che sono stati realizzati almeno 11 studi sulla Torino-Lione. Qualcuno li ha commissionati. Altri li hanno pagati… i contribuenti, gli stessi che si vedono tagliati pensioni, sanità, scuola. Progetti inutili che però sono serviti  a coinvolgere nel tempo tutti i territori: sinistra Dora, destra Dora, Valsangone, val Cenischia, Val Clarea, zone pianeggianti di Pianezza, Rivalta, Rivoli, Settimo, fino ad arrivare a Montanaro per le discariche. Peggio non potevano fare, infatti oltre ai costi è aumentata una cosa sola: l’opposizione. Bisogna ammettere che  solo dei fenomeni potevano riuscire nell’intento di aumentare i costi di un’opera inutile.  Fenomeni paraculati dalla mala politica e qualcuno sostiene anche dal malaffare.
Altro risultato da guinness, aver creato un duraturo scontro sociale tra FF.OO e  quelle che il potere identifica in “frange dei centri sociali, anarchici ed autonomi”. Purtroppo invece noi sappiamo che lo scontro è con la gran parte con la popolazione,  o almeno con quella parte di popolazione che è stufa di subire illegalità ed eccessi in nome di un progresso rappresentato artificialmente da opere inutili e spreco di denaro.
Insomma l’esperienza Torino Lyon in realtà si può tranquillamente definire un esperimento dittatoriale esercitato su un territorio limitato. C’è di peggio?
No, fare peggio era umanamente impossibile perfino per questi fenomeni. Il risultato è uno spreco spropositato di denaro  pubblico, la perdita di fiducia nello Stato da parte dei cittadini, la militarizzazione coatta e priva di effettive ragioni di Stato, ma piuttosto nel nome della difesa di un affare utile ai soliti noti, spesso neppure troppo rispettabili.
Il risultato è l’impoverimento  del Paese, l’abbandono da parte dei vecchi partiti politici di ogni residua modalità di ascolto dei cittadini. Tutto ciò ha provocato infine la reazione plausibile verso una classe politica corrotta e mai sazia al grido di TUTTI A CASA! Ed ecco il risultato del M5S che arriva in valle a superare in media il 40% di voti.  
I soldi non ci sono. Il TAV non si farà. Non si illudano questi divoratori di risorse, il nostro lavoro, l’attività di migliaia di cittadini onesti contro lo spreco ed il malaffare è appena cominciato. Il TAV è solo l’affare più goloso per questi uomini vergognosi.
Noi sappiamo benissimo che queste sanguisughe,  dirottatori (nei loro portafogli) di risorse pubbliche non molleranno facilmente, pronti a riciclarsi negli appalti ospedalieri, nelle speculazioni immobiliari e nel consumo di territorio, in affari al limite della legalità ed anche oltre… A questo punto la presa di coscienza della gente  è diventata irreversibile, ma non basta, serve anche l’impegno di chi deve garantire i cittadini, Magistratura in testa, che come nel più tipico dei casi è prontissima a colpire chi si oppone al TAV ma ha enormi difficoltà a controllare appalti, verificare la natura delle società interessate all’opera, i titolari, la provenienza dei capitali…ecc. 
Bisogna fermare lo spreco anche tornando a chiamare le cose col loro nome e tocca ai parlamentari ristabilire alcune norme basilari, eliminando le leggi permissive sul falso in bilancio, evitando remunerazioni milionarie, l’accentramento di cariche pubbliche in poche mani, il coinvolgimento delle banche negli affari truffaldini. Tutti i lettori hanno ben  chiara la situazione.  Bisogna agire ora ed il TAV è solo uno, forse l’esempio più evidente di ciò che oggi non funziona. Dunque diamoci da fare per mandare a casa chi vuole continuare la truffa. Il TAV è già fermo, ma questa truffa continua… più o meno come è successo per il Ponte sullo stretto Per fermare anche la truffa partecipiamo numerosi alla marcia del 23 marzo, senza mai smettere di informarci, informare, parlare, spiegare. La nostra è una bella comunità di persone. Una comunità che va ben oltre la Valle, che ha dato speranza a tante persone, in tutta Italia. Abbiamo la responsabilità di coinvolgere e farci coinvolgere aiutando questo povero Paese a crescere prima di tutto moralmente, e per farlo servono tutte le persone di buona volontà. Poco importa se hanno votato o chi hanno scelto. Le persone serie hanno principi solidi. A noi servono queste persone e anche al Paese!

A sarà dura ma ce la faremo


Grazie a tutti per l’attenzione.   
 

La redazione di Ambiente Valsusa
Scrivi a: info@ambientevalsusa.it

martedì 19 marzo 2013

VOGLIONO PORTARE LA COSTA CONCORDIA A PIOMBINO?


La tragedia della nave da crociera Costa Concordia è probabilmente un emblema dello sbando che sta vivendo questa nostra ITALIA.

Nel Gennaio 2012 eravamo ormai già entrati nel vortice della crisi istituzionale anche se non lo si capiva con il parafulmine del governo Monti. 

Nella carenza di controllo delle rotte di navigazione sul nostro splendido ed offeso mare, nella pratica vietata ma concessa del navigare sottocosta per gli “inchini” vari, nello scarica barile delle responsabilità per il naufragio all’Isola del Giglio c’è tanto di conforme all’Italia attuale. Nel complesso siamo sempre dalle parti del succhiare fino in fondo quello che è un nostro bene primario ma non inesauribile: la nostra Costa Meravigliosa.

Adesso pare che lo smantellamento del transatlantico venga destinato al porto di Piombino.

Era una delle possibilità più logiche: per la vicinanza, per un porto che ha in teoria zone di espansione utilizzabili, per la presenza dello stabilimento siderurgico, forse anche per gli impianti di trattamento rifiuti che noi disponiamo.

Si tratta di far nascere un fiore dal disastro che ha portato alla morte 32 persone; questo sarebbe bene non scordarselo mai.

Semmai dovessero approdare qui i resti di quello scafo proporrei di dedicare un monumento, una zona, un qualcosa a loro. Mi viene a mente la bella statua messa al porto di San Vincenzo, magari facendo qualcosa che possa essere più fruita dalla comunità.

Dopo aver onorato i caduti dobbiamo pensare ad onorare il mare che tanto ci è utile e che va rispettato prima di tutto nella salvaguardia ambientale. Quindi è da augurarsi che tutto sia fatto senza creare danni.



Se non mi sbaglio il consigliere comunale Gelichi (Ascolta Piombino) ha accennato al fatto che il costo per l’emergenza dello smantellamento sarà a carico della collettività: se è così è un’altra assurdità di questo confuso mondo. Di questo dobbiamo lamentarcene, non darlo per scontato ma mi pare che ciò non debba annullare l’arrivo della carcassa del Concordia. Semmai chi sarà in Parlamento mi auguro che faccia pressione perché questo Stato sia un po’ più normale.

Resta il fatto che tutto il traffico veicolare rischia di confluire sulla solita Unica strada per Piombino, speriamo che questa volta il governo romano (quale che sia sarà) si accorga dell’importanza del nostro porto e risolva la pluridecennale emergenza dell’imbuto stradale che ancora abbiamo e che sicuramente aumenterà. Ma questa volta non si tratta di togliere valore e servizi al nostro promontorio come poteva essere nell’ipotesi di chiudere l’ospedale di Villa Marina.

Quello che come singolo cittadino proverò a contribuire a far rispettare è una buona convivenza con altre esigenze per cui mi auguro che non aumenti l’inquinamento luminoso, rumoroso ed atmosferico che già abbonda nel nostro territorio. Rispetto dell’ambiente e alle bonifiche non sarebbe affatto male unire anche un ripristino ambientale magari proprio della nostra costa da parte della compagnia navale interessata. Mi viene a mente, ad esempio, la sistemazione dell’area del Quagliodromo che gli è prospiciente.

Infine due righe su delle affermazioni che secondo me hanno del superficiale: “tutto ciò che può portare occupazione e ricchezza va valutato positivamente”. Praticamente l’ILVA di Taranto NON HA INSEGNATO NIENTE se si va avanti con questo concetto. E’ bene pensarci prima e prendere tutte le precauzione del caso perché poi non è che in due secondi si smonta tutto e le bonifiche si fanno in quattro e quattrotto. Quel tipo di  “sviluppo” non deve essere il nostro faro. Si fanno le cose fattibili e gestibili, altrimenti è meglio rinunciarci. Devo dire che questo ragionamento da “tutto fa brodo” mi fa venire più paura di quella che già ho perché non sarà comunque una partita semplice … per ora comunque non la contrasterò.

Ed infine vorrei tornare sul punto iniziale: mi sembra di aver capito che ancora non abbiamo un sistema di controllo del traffico navale da parte di molti porti, nemmeno quelli principali. QUALCOSA DEVE CAMBIARE, anche per il bene del nostro territorio e per chi la pelle ce l’ha lasciata!

Il Giglio aspettava il radar di Finmeccanica ma è arrivata prima la Concordia a sbattere sullo scoglio. Non è “autolesionistico” fare dei ragionamenti che vanno oltre il proprio naso … perché poteva capitare anche a noi.


P.S. tutti i bei discorsi che possiamo fare poi si possono infrangere nel muro del ridicolo se alla fine si scopre che il Commissario a cui si voleva dare l’incarico di seguire la pratica (Gabrielli) non era nemmeno d’accordo o non ne aveva la facoltà, un’altra figura da Paese delle Meraviglie. Del resto a più di un anno non aver ancora deciso che farne del mastodontico relitto è all’altezza dell’attuale situazione.

sabato 2 marzo 2013

LONDRA AVVIA IL CENSIMENTO DEI GATTI

LONDRA AVVIA IL CENSIMENTO DEI GATTI

Un gatto guarda attraverso la finestra della sua abitazione di Londra. Lo zoo della capitale ha deciso di dar vita ad un nuovo progetto che permetterà di censire tutti i gatti domestici. Verrà creata un’interfaccia in cui i cittadini proprietari dei felini potranno inserire dati e foto del loro micio, così da comporre una vera e propria mappa interattiva dei gatti londinesi. Il progetto non ha pretese scientifiche, ma può costituire un valido supporto per tutti i proprietari di gatti.